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A mia moglie

(14.02.1986)

T’ho sognata in una casa

bianca, in riva ad un mare

lontano, in un mattino d’estate.

 

Eri più bella sotto il sole

che ti dorava i capelli,

cantavi un canto d’amore

e non capivo le parole.

 

Mi vidi, nel sogno, felice

come non ero stato mai,

ti coprivo di baci gli occhi,

la bocca e tutto il viso.

 

E c’era una musica e l’aria

spargeva il suo profumo

di mare. Seppi in quel momento

che non mi volevo svegliare.

 

Forse una volta soltanto

Dio permette che gli uomini

sognino il paradiso.

 

 

 

 

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