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A Roberto, poeta mercuriale

(25.05.1995)

…..perché altrimenti non fiorirebbe l’ibisco

senza i raggi del sole alla finestra

quei suoi grandi, sensuali occhi purpurei.

E non potrebbe questa primavera

imperfetta di maggio dilagare,

rimuginando piogge e solleoni

e fingere un’estate in cui sparire.

Mentre addensi fantasmi ed altri sogni

negli angoli più ottusi della casa,

considera le astuzie, i moti obliqui

per cui cammini in equilibrio incerto

lungo un percorso di bagliori ed ombre.

Ma poi abbandoni l’ultimo spiraglio

di luce e sposi il buio,

poi che sei stato forse tu l’abbaglio

dei tuoi primi presagi e non ricordi.

 

 

 

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