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Alberto Martelli, poesie
A un caduto della resistenza
(06.05.1995)
Tre gigli rossi, due bianchi
e tanto verde: l’istinto ci dice
che gradirai questo ricordo,
questo mazzo dai colori amati.
Te lo portiamo
nel silenzio di questa mattina
d’aprile, umida di sole
dopo la pioggia. In cammino
lento e compreso arriviamo
a questa casa che ti vide nascere
e ti riaccolse vittima
di fraterna barbarie,
per quell’ultimo bacio di tua madre.
Da allora è gloria eterna
per il tuo nome, inciso
nel marmo imperituro.
Come sempre ci rigano il viso
lacrime di gratitudine:
sei morto per il futuro
di tutti noi, oggi ancora liberi
di coprir la tua lapide di fiori.
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