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Ad una cantante ferrarese

 

Quando la voce tua s’apre la strada

Dall’ugola potente,

e la bocca s’arrotonda in una sensuale

carezza che quasi ti scompiglia

le viscere e ti mantiene poi nel languore

di un eccitamento leggiero,

rivedo la tua terra, le infinite

braccia del fiume, il Gran Bosco

dalle quadrifore più alte.

 

                                E l’orizzonte

pervaso resta fino all' estremo limite

Dall’ urlo roco del tuo canto.

 

 

 

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