Alberto Martelli, poesie
Al soldato Volodja Grisin tornato dall'Afghanistan
(12.2.1989)
Volodja sei tornato
alla tua terra, vicino a Novgorod,
sei tornato con una medaglia sul petto,
come un eroe, dalle montagne afghane.
Hai combattuto dal tuo avamposto
sparando sui villaggi sottostanti;
quattro ore di guardia, quattro di riposo,
così per mesi e mesi, senza mai vedere
il nemico, un popolo invisibile
di ribelli ostili all’ invasione.
Ma forse poi hai cominciato a chiederti
perché eri là, perché ti avevano mandato
in quel paese, di cui non sapevi
comprendere né lingua né costumi,
a cui potevi solo offrire una granata
se si muoveva un sasso o una sterpaglia.
E così hai avuto nostalgia di casa,
hai scritto ancora una lettera a tua madre:
Tutto va bene, le dicevi, soltanto
mi manca tanto la mia verde pianura,
e la minestra che tu sola sai fare,
e le mani di Mascia tra le mie…
Così Volodja ora sei tornato
alla tua terra, dalla guerra afghana,
come un eroe, composto in una cassa
di zinco e i tuoi vent' anni
mai sapranno per chi han combattuto.