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Alberto Martelli, poesie
All'ospizio dei poveri
(28.123.1980)
All'ospizio dei poveri a Gualtieri
un uomo dipinge tigri reali
con fauci di fuoco ed occhi di velluto.
I tetti all’orizzonte hanno spioventi
alpini, sopra padane praterie,
le donne rughe di sangue sotto lo scialle.
All'ospizio dei poveri nascono tori
negri, scrofe di creta, orsi, mammut,
le bionde volpi che ringhiano a cani festosi.
L' uomo lavora con furia, pur dietro la grata,
sogna motociclette rosse e capelli d’oro,
ma ride se il merlo gli ruba il giallo di cromo.
All’ospizio dei poveri a Gualtieri
un uomo gioca con gli arcobaleni.
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