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All'ospizio dei poveri

(28.123.1980)

 

All'ospizio dei poveri a Gualtieri

un uomo dipinge tigri reali

con fauci di fuoco ed occhi di velluto.

 

I tetti all’orizzonte hanno spioventi

alpini, sopra padane praterie,

le donne rughe di sangue sotto lo scialle.

 

All'ospizio dei poveri nascono tori

negri, scrofe di creta, orsi, mammut,

le bionde volpi che ringhiano a cani festosi.

 

L' uomo lavora con furia, pur dietro la grata,

sogna motociclette rosse e capelli d’oro,

ma ride se il merlo gli ruba il giallo di cromo.

 

All’ospizio dei poveri a Gualtieri

un uomo gioca con gli arcobaleni.

 

 

 

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