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Arquà Petrarca

(26.6.1979)

 

Quattro stanzette per gli ultimi anni del poeta,

ma che pace al balcone sugli Euganei Colli!

E forse appena un poco

il paesaggio rimembra le colline

dolci che son di là del Casentino.

Su questa dura scranna, nel piccolo

studiolo disadorno, alla finestra

per cui il tramonto versa ori di luce,

qui moriva leggendo il virgiliano

codice serenamente il sommo vate.

E qui si perde

l'anima mia dietro a l’armonia

delle sue rime sparse:

«Cantai, or piango, e non men di dolcezza

del pianger prendo che del canto presi...»

e non so più se piangere o cantare.

 

 

 

 

 

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