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Canti di primavera

(3.05.1995)

Come lo scarabeo che senza posa

arrotola sua vita nello sterco,

così srotola morte sulla terra

slava quest’onda d’odio malrepresso.

E son sempre gli stessi

canti della mitraglia e dei cannoni

a cullare i neonati

degli stupri di ieri, a seppellire

nei cimiteri oscurii morti di domani:

queste vittime inermi dei passati

strazii e dei futuri.

 

 

 

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