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Carnevale di marzo

(7.03.1981)

Dalle schiuse finestre e dagli aperti

balconi piove polvere di stelle

colorata. Oggi mi ritrovo

per una strada di periferia

a guardare ragazzi infreddoliti,

colombine e arlecchini imbacuccati

in cappotti di lana, sotto un cielo

umido e grigio di ancora inverno.

 

E pure è marzo, e pure ieri c’era

nell'aria quasi un soffio amico

di primavera; garrivano i colori

da le allegre ringhiere,

da le antenne più alte, sulle case,

e c’era già come un'ombra di sole

nell’azzurro e s'apriva il primo mandorlo.

 

Ora gelide raffiche increspano

crinoline e mantelli, sciolgono

dai carri i palloncini, dalle dita

lo zucchero filato e i tuoi capelli

s'imbiancano di spruzzi di nevischio,

piccola mascherina intirizzita.

 

 

 

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