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Compagno d’Ungheria

(5.11.1956)

 

Coraggio,

nulla è ancora deciso per domani,

forse i T 34 hanno un cuore di carne

che palpita per te, compagno d'Ungheria,

In questa piazza tutta fiori e croci

cosparsa di bossoli e bottiglie

nel fumo spento degli ultimi fuochi

la speranza non muore, della libertà.

 

Compagno d'Ungheria,

hai sentito il suo odore sfiorarti per anni

inebriante, sottile: alla fine

l’hai afferrata in quest'ottobre di passione.

 

Ora di nuovo il burattinaio

tira i fili scoperti,

vuole portartela via

oltre le quinte, l'ultima illusione.

Ma tu difendi con le nude mani

la fragile conquista, questa piccola

fiamma: essere tuo, essere un uomo, un libero,

spezzare i fili, ritrovare il gesto.

 

 

 

 

 

 

 

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