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Di là dai giorni passati

(13.01.1993)

Di là dai giorni passati,

questi frammenti di schegge,

ritrovo le notti senz’ombre,

fantasmi che il sogno cancella.

 

Relitto senza più un mare

distrutto in altri naufragi,

trascorro le ore a inventare

un solitario di pianti.

 

Ma viene dal buio il consòlo

che l'animo acquieta, quel sotto-

fondo di voci smorzate,

un sussurrare sommerso.

 

Solo sull'alba le arcane

lacrime, al di sotto dell'onda

di stelle, ancora ricadono:

esili sostegni di speranza.

 

 

 

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