Alberto Martelli, poesie
Feria di settembre
(8.9.1977)
Le luci a gas, le zampogne, le baracche dei pellegrini,
i mostaccioli, i serpari, le scrofe, i lupini,
la banda sul podio, i canestri di fichi d'india,
le donne nero-velate, le vozze sospese
sul capo come statue antiche,
dopo trent'anni son questi i ricordi del sud.
Ma i luminosi fuochi, i colpi di grancassa,
gli scampanii, le urla degli ubriachi,
coprono la furia nera nell'occhio del cafone,
i pianti della vedova sul focolare vuoto,
il lamento delle troppe bocche da sfamare.
Corri ragazzo ignaro alla feria di settembre:
le zingare dai lunghi scialli variopinti
cantano nenie bellissime per una lira.
Dormi ragazzo, dopo i tuoi quattro bicchieri,
sogna sotto i castagni della Madonna,
ti sveglierà fra trent'anni l'urlo, il furore.