Alberto Martelli, poesie
Fine di un anno (1982)
Che dire di quest' anno malandrino
ormai alle corde, un incubo pareva
ai primi passi, ed oggi sembra uguale
a tanti altri, né meglio, né peggio,
né più lieto o felice, né più amaro,
né più ricco di gioie o di dolori.
Facciamo i conti: un anno di attese
senza aspettare niente, un anno incerto,
guadagnato o perduto, chi lo sa;
guadagnato alla morte, se pure
non morire è un guadagno; perduto
alla vita, ma forse ha ragione chi dice
che nulla può andar perso veramente,
ergo neppure gli anni che tramontano.
E tirando le somme, mentre la pioggia
porta echi di ruote e di zampogne
tra le mura sottili, credo ancora
all’ accìdia dell’ ora che trascorre
senza affanni; e sfoglio questa quieta
fine di un anno senza più segreti
con le trepide dita di un amante.