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Alberto Martelli, poesie
Il giorno delle locuste
Quando le locuste arrivarono alle nostre spiagge
e non morirono più, come in quel venerdì di passione,
era maggio inoltrato e il vento era caldo e la nube
degli insetti coprì ogni cultura e prese a divorarla,
il pane sparì dalle tavole, i fiori dai balconi,
tutti i mass-media tacquero, si aprirono i manicomi.
Centomila vecchi dementi, o tali presunti, furono liberi
di vagare per le campagne, di mangiare a sazietà
la brulicante sostanza che dicevamo “la Piaga”.
Non dovemmo poi attendere troppo a lungo :
ritornò il pane sulle tavole, le rose nei giardini,
la tivù gracchiò nuovamente i suoi caroselli idioti
e l’orda dei vecchi satolli tornò alle usate dimore.
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