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Il giorno delle locuste

Quando le locuste arrivarono alle nostre spiagge

e non morirono più, come in quel venerdì di passione,

era maggio inoltrato e il vento era caldo e la nube

degli insetti coprì ogni cultura e prese a divorarla,

il pane sparì dalle tavole, i fiori dai balconi,

tutti i mass-media tacquero, si aprirono i  manicomi.

 

Centomila vecchi dementi, o tali presunti, furono liberi

di vagare per le campagne, di mangiare a sazietà

la brulicante sostanza che dicevamo “la Piaga”.

 

Non dovemmo poi attendere troppo a lungo :

ritornò il pane sulle tavole, le rose nei giardini,

la tivù gracchiò nuovamente i suoi caroselli idioti

e l’orda dei vecchi satolli tornò alle usate dimore.

 

 

 

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