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Alberto Martelli, poesie
Il re e le mosche
(14.03.1999)
Riconosciuto da tutti come il re
degli animali è il leone africano:
quello asiatico pare non esista.
Eppure mi ricordo di aver visto presso Taškent – o era Samarcanda ? –
un vecchio che chiedeva l’elemosina
a un angolo di strada e aveva un leone
mezzo cieco a sè accanto. I monelli
venivan quasi a ondate a stuzzicarlo.
Finché qualcun finiva per pestargli il ciuffo della coda e lui si alzava
e produceva un flebile ruggito.
Spaventati per finta i ragazzini
fuggivano, per poi tornare ancora
come colombi a un battito di mani.
O come le nere mosche abbandonano
un attimo lo sterco sul sentiero
quando ci passi accanto e poi ritornano
al banchetto, ronzante oscuro sciame.
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