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Il re e le mosche

(14.03.1999)

Riconosciuto da tutti come il re

degli animali è il leone africano:

quello asiatico pare non esista.

Eppure mi ricordo di aver visto presso Taškent – o era Samarcanda ? –

un vecchio che chiedeva l’elemosina

a un angolo di strada e aveva un leone

mezzo cieco a sè accanto. I monelli

venivan quasi a ondate a stuzzicarlo.

Finché qualcun finiva per pestargli il ciuffo della coda e lui si alzava

e produceva un flebile ruggito.

Spaventati per finta i ragazzini

fuggivano, per poi tornare ancora

come colombi a un battito di mani.

O come le nere mosche abbandonano

un attimo lo sterco sul sentiero

quando ci passi accanto e poi ritornano

al banchetto, ronzante oscuro sciame.

 

 

 

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