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Alberto Martelli, poesie
Non voglio cambiare paese,
non voglio cambiare città,
sono deciso a restare
in questa Milano odioamata.
In questa piccola casa
di quasi periferia,
con un cortile chiassoso,
un fico ed un nespolo ombroso,
l’ippocastano nel vaso,
um fontana raffreddata
sempre, di giorno e di notte,
e i magazzini che rotte
hanno le tegole al tetto.
Me l’hanno detto e più volte,
quando parlavo in lamento,
che questa casa pur minima
in fondo in fondo è un incanto,
ma non più che tanto:
però io ci vivo contento.
In fondo in fondo
(29.05.1995)
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