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Alberto Martelli, poesie
Italian graffiti
(14.10.1984)
Ecco: rivedo i tavoli del bar
di via Settala, erano di marmo
celeste e giallo, scrivevamo i punti
sugli angoli e i quattrini persi o vinti.
Erano freddi, ma d’estate a volte
ci si appoggiava il viso
e in tralice guardavamo l’ombra
di un ragazza calda passare
contro il muro di fronte, ove sfiorava
verdi frasi d’amore, evviva, a morte,
ma pure i mostri fallici, e sbiadire
entro la luce liquida del cielo.
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