top of page
Alberto Martelli, poesie
La Cina a Venezia
I vasi trìpodi sembrano mammelle di capra,
la veste di giada un Braque millenovecentonove,
guerrieri a cavallo sbarrano gli occhi dopo millenni di terra,
i draghi e le tigri rampanti difendono il vino nel bronzo:
ridate ai morti le loro cose preziose.
Come farà Qin Shihuang senza il suo esercito?
L’imperatrice non potrà più truccarsi
e presentarsi intatta alla fine del mondo,
senza più un lembo di seta, senza un gioiello.
Gli uomini che scavano il tempo non sanno il loro spavento.
bottom of page