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Alberto Martelli, poesie
La porta aperta
(5.05.1995)
La vita stessa genera speranza:
non saranno poi eterne le sventure
che non hanno importanza
se non per qualche vecchio attore, votato
ormai al silenzio. C’è sempre un dolore
dentro, e vorremmo sparisse
da subito. Siamo nati
- dicono - per soffrire, ma sognare
è lecito in un domani più chiaro,
in un sole che ci riscaldi
fin dentro l’ossa, in quella canzone
d’amore nuova che ci conforti.
E occorre lasciare la porta
aperta sempre a quella sirena
eterna che è la fantasia.
E gridare che non è morta
- né mai lo sarà -
entro di noi la Poesia.
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