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Alberto Martelli, poesie
L’ipotenusa
(17.1.1990)
Ti dirò quelle cose che della notte
Mi fanno giorno, senza gli inquieti sogni
che scontano l’attesa dell'aurora.
Le cose senza senso, all’apparenza,
le cose messe in fila dalla mente
sopra un muro che gira torno torno
a un enorme triangolo di luce
con dei margini d'ombra su la cima.
Ai tre angoli stanno le chimere
antiche e nuove: vita, amore e morte;
contemplano i pensieri appesi al muro
che girano sui lati lentamente
cancellando ogni cosa, mentre scorre
inesorabilmente al suo destino,
già segnato agli spigoli, il presente.
L'ipotenusa resta la più breve
rotta verso l'approdo della morte,
strada verso il tramonto dell’amore,
corsa verso il naufragio della vita.
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