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Alberto Martelli, poesie
L’uomo d’argento
(29.12.1987)
All’angolo di un bar nell’Hafen-strasse
l’uomo d’argento muove lentamente
le braccia, e va girando con studiati
scatti ora il torso ora la testa, al suono
di una musica rock dietro le spalle.
L’uomo d’argento ha pupille chiare
d'extraterrestre, lunghissimi capelli,
un casco d’alluminio per le offerte.
La folla intorno un attimo s’arresta
nel suo turbine muto a quel richiamo
di robot-marionetta, poi riprende
rapidamente la sua corsa inutile
dentro la nebbia morbida d’Amburgo.
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