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Alberto Martelli, poesie
Margie
(19.5.1953)
Vi è forse un senso chiuso di incompiuta
felicità negli occhi tuoi stasera,
ma io grido nell'anima l'amore
come fosse paura
immensa, come furore antico
represso e fatto lacrime di sangue.
Passione mia: una primavera
d'agosti ardenti, labbra che riardono
di baci ignoti ancora,
e le mani del sole nei capelli
come grano, e le mie iridi assetate
che ti intridono, perduta
voluttà prima dei sogni.
Ma tu, creatura dalla solitudine
gelosa in cuore, ti perdi
ai deserti orizzonti rapita.
T'annunci e t'allontani
con echi corti ed infranti,
oasi negata alla mia sete.
E la speranza oscilla
come un canto a ogni nuovo mattino.
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