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Mattino

(29.02.1996)

II regista ci aveva lasciato dodici ore di sonno

per scoprire qual’era il segreto di tutta la storia,

al mattino seguente chiunque l’avrebbe capito.

 

Ma ci siamo svegliati forse solo un attimo

troppo tardi: il vecchio ha già chiuso il giardino

dalle bianche magnolie, ha spento i giochi d’acqua.

 

Il sole va seminando la parete

con puntini d’oro di sospensione,

l’ardesia del tetto si leviga

sotto il volo radente delle rondini.

 

L’incontro non avrà luogo, non berremo

dai calici già pronti per l’occasione.

E nei tuoi occhi la speranza risplende

di vivere ancora per un giorno.

 

 

 

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