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Mi fa un cenno così con la mano

(27.01.1979)

Mi fa un cenno così con la mano

l'uomo solo affacciato alla chiara finestra,

forse un pazzo, un invalido, un drogato,

la notte è fredda, piove un’acqua di neve.

 

Vado oltre il cerchio del lampione

sotto l’ombrello, nel buio solo io lo posso

vedere, ed ancora mi saluta

l’oscura silhouette ritagliata nei vetri.

 

Abbandonato a se stesso

ha tentato un dialogo impossibile,

il braccio levato invano

a un’ombra sotto la pioggia.

 

Ma l’uomo di fuori e più solo,

più greve il suo cuore, più feroce,

evita i coni bianchi dei fanali.

 

Cosi si allontana e non sa

se quell’ignota mano è ricaduta.

 

 

 

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