Alberto Martelli, poesie
Nel bosco di Zicherie
(31.07.1976)
Nuove piccole ghiande hanno le querce
tra le foglie, che il vento forte ondeggia,
quasi un mare oroverde, sui miei passi
allegri nel mattino nuvoloso,
che forse piove, dopo tanta arsura.
Cammino su una coltre d’erbe sparse
d’aghi di pino e muschi di velluto,
tra larici ed abeti, in una pace
dimenticata, in una ombrosa quiete
che conforta ogni fibra. Ogni respiro
sa di resina bionda e dei ginepri
odorano le bacche tutt’intorno.
Ecco lieve la pioggia s’ode a un tratto
cadere sulle cime e le betulle,
giallo dorate per la lunga sete,
si ristorano un poco. Muore il vento,
mentr’io continuo il mio vagare lieto
nel sottobosco che l’ acqua appena tocca
con rade gocce, e solamente il canto
lontano del cucùlo traditore
nel silenzio del bosco m’accompagna.