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Nel crepuscolo

(12.1.1990)

 

Davanti a una bottiglia di barbera

dell'Oltrepò, vendemmia settantuno,

conversiamo tra noi, delle perdute

stagioni, il tempo che farà domani,

sulla vita futura e la presente,

mentre il fuoco fa esplodere i marroni.

 

Tu dici che non serve questo andare

in cerca di chissà quali ideali

meravigliosi, in paesi lontani,

questa continua ansia di cambiare,

di evadere, di non fermarsi ancora:

Mai troverai - tu dici - una risposta.

 

Forse hai ragione, ma la mia stanchezza

di un tempo l'ho nascosta in una nicchia

segreta a tutti, né più io ricordo

ove l'abbia sepolta e abbandonata;

oggi che alla scintilla del sorriso

tuo batte il cuore il ritmo dei verd'anni,

io mi sento tornare vagabondo.

 

 

 

 

 

 

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