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Otto di marzo

(8.03.1996/97)

 

Donna, col tuo pennacchio di mimosa

al petto, fiera vai per la tua strada

oggi otto marzo che tutta sembri in festa.

 

Sole su tutto il corpo e vento nei capelli,

carezze negli sguardi audaci come il fuoco,

mani che ti salutano, tu corri sulle lunghe

gambe di nylon verso una tua meta.

 

Dopo tanto dormire,

fra vivere e sognare

hai scelto di lottare

ed essere padrona dei tuoi destini.

 

Come le donne bèrbere che ardita-

mente ora vanno lungo il mare d’Algeria,

solenni e oscure, in bianchi bikini.

 

Come le donne arabe dagli occhi

incorniciati da pesanti chador

che applaudono le top-models prete

alle sfilate di Dolce & Gabbana.

 

 

 

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