Alberto Martelli, poesie
Per la tua bocca
(19.4.1956)
Per la tua bocca
piccola cosa seducente
corolla trepida di desideri,
per quei timidi occhi di bambina
che mai ristanno e ti ridono
dentro di un riso antico
quanto il nascere delle preistorie,
per quel tuo volto magico di ombre
ignote ai più, ti amo
fiore sbocciato appena
in una notte di quasi primavera.
Ma le tue mani mi dicono
più che parole, carezzano
un viso perduto in silenzî
e dalle montagne del nulla ritorno
al fremito di queste dita.
Fredde e già tristi e poi al pianto
intiepidite, felici
stelle di mio accoramento,
questo sfiorare di bianche
ali mi fa più bambino
del bimbo che finsi e non sono.
E sento
fra le tue lievi palme tornarmi
il profumare notturno
di gelsomini
che avean nei giovani sogni d'estate
le fate dagli occhi turchini.