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Poi che la notte viene

Poi che la notte viene

con ali di zaffiro e ametista

a velare gli spasimi del cuore,

rigermina memorie nel profondo

la breve ora dell'infanzia. In cima

al fieno immersi giocavamo

antichi giochi, lotte di ragazzi

subito esausti, e poi le prime stelle

tra due sponde di bosco fuggivamo.

 

Giovani Dore e Vere, dai biondi

capelli e il viso lungo e serio

come assorte fanciulle di Lavinio,

vi rideva però la vita dentro

gli esili corpi d'improvvisi ardori.

 

Mentre io quasi morivo se, giunti

nella corte, dal carro discendendo,

vi si scopriva il grembo appena pùbere.

 

 

 

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