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Alberto Martelli, poesie
Preludio e fuga
Dalla sua chiesa d'Arnstadt a Lubecca
sen venne il "sommo" a udire queste note
e fu una lunga passeggiata. Stanco
di tanto camminare e pur felice
egli ascoltò la tua musica, o Dietrich.
Si, proprio questo preludio e fuga in re
maggiore che stasera, rieseguito
sull'organo dei Padri Francescani,
mi riconduce una volta ancora
su per i cieli immensi, e mi inabissa
poi nel profondo mare di memorie.
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