Alberto Martelli, poesie
Presepio metropolitano
(11.12.1998)
Buio profondo di periferia,
rotto di quando in quando dal latrato
di un cane incimurrito. Tra i rifiuti
dei cassonetti e i vetri sparsi intorno
a campane stracolme soffia il vento
e quasi copre un frignìo sottile
o di gatti randagi il miagolìo.
Uno spazzino passa lì per caso
e, raccogliendo i sacchi torno torno,
ode un vagito uscire da un cartone.
Sopra un mucchietto di polistirolo
s'agita un bimbo, coperto da un sacchetto
di plastica, che soffre freddo e fame,
infante abbandonato al suo destino.
L'avvolge l'uomo entro i suo pastrano
e chiama gente. Arriva la donnina
dall'angolo di strada e s'inginocchia
a guardare il neonato. Viene il cane
infreddato e pure un gatto si avvicina.
Nell'aria irrompe un coro di campane...