Alberto Martelli, poesie
Prima colazione
(Milano 1944, 30.01.1997)
II ragazzo che esce alle sette, la mattina, nel buio
dell’ultimo inverno di guerra,
con i punti della tessera compra
quasi due etti di pane e un quarto di latte.
Il pane è per tutti, il latte gli spetta
come ragazzo che cresce: dall’anno scorso
non ci sono più fiale di calcio in farmacia.
A casa la madre mette il latte sul fuoco,
lo bolle con attenzione, è facile che si ricotti,
riempie la tazza del padre, aggiunge un po’ di cicoria
e la crosta del pane ancora croccante,
perché lui lavora e porta i soldi, pochi in verità.
Al ragazzo rimane soltanto un fondo di latte
e la mollica grigio giallastra. Alla madre
non tocca nulla, se non poche briciole
sparse sulla tovaglia, lei non lavora,
non studia, non guadagna.
Può solo aspettare che tornino a mezzogiorno
il padre ed il figlio e le chiedano
il pranzo dello Spirito Santo.