top of page

Quinta sinfonia

(25.02.1996)

Serenità di chi non è partito

ed ha dischiuso

le porte azzurre al verde dei balconi.

 

Un dito schiaccia a caso

i tasti del computer:

ronzio di calabroni

nell’angolo più oscuro della casa.

 

Una musica lenta si addipana

alle imposte, forse il quarto

movimento della quinta sinfonia.

 

È un’ombra che si allunga

nel crepuscolo ed afferra

l’anima, teneramente.

 

Ora tiene una mano nelle mie.

 

Come un’amante, insonne,

la notte cingerà d’assedio Amore.

 

 

 

bottom of page