top of page

Ricordo di due primavere

(05.05.1987)

Dopo la cena alla veranda aperta

un carosello d’auto e sanbittèr,

poi la vecchia pellicola mi spinge

per le strade e le piazze. C è nell' aria

la primavera nuova, c’è un richiamo

da le tenere foglie nei viali

quasi deserti ancora.

 

                                    Da un balcone

vengon le note di canzone antica

come quel canto di mia madre prima

che l’infantile sonno mi cogliesse

subito dopo cena. O primavera

d'altri luoghi e altre età, quando correvo

sui terrazzi del Pincio

col cerchietto di legno al Muro Torto,

verso Villa Borghese, finché stanco

affondavo col viso dentro a un prato.

Sopra il cielo girava, con le nuvole

dal dorato sorriso.

 

                                    Ora dai portoni

delle case fioriscono le bionde

Aurore e Cinzie, sbocciano le brune

Violette e Rose, incontro ai loro sogni

ne la sera lombarda. Già nell' ombra

qualche coppia si stringe in un sussurro

di tenerezze oscure; già i ragazzi

si accendono alla luce dei fanali

la prima sigaretta, ed il profumo

de la notte d'aprile già accompagna

les enfants de la lune ai folli amori.

 

 

 

 

 

bottom of page