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Salisburgo

(18.5.1989)

 

In verità mi sarebbe piaciuto partire

per Salisburgo, alla ricerca di Mozart,

ma quasi per un assurdo me l'ha impedito

quel tuo nastro di musica: l'allegro

-primo tempo- di Eine kleine Nachtmusik,

ritrovato per caso, riascoltato

tra le valige pronte, mentre ai vetri

l'acqua batteva quasi un contrappunto

di tristezza.

Quando l'ultima nota

si è spenta, il mio treno era perduto;

ora va sonnolento oltre Verona,

all'alba giungerà presso il confine,

entrerà con il sole alla stazione

senza di me. Altra primavera

mi attende a Salisburgo o forse mai...

non più ritroverò Wolfgang Amadeus

e il trillo del suo riso nella Getreidegasse.

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