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Alberto Martelli, poesie
San Martino
Benediceva il fuoco con il vino
migliore perché fosse annata buona
Nonna Marija e attorno la famiglia
si segnava compunta. Era il novembre
del trentanove. Dentro la cantina
sul Collio brontolava il vino nuovo;
nelle capaci botti ecco nascevano
il morbido tokai, la malvasia,
il robusto merlot rosso rubino,
e i pinot bianchi e neri. Già spillava
zio Tince il suo traminer paglierino,
lo sposava al prosciutto e al pane fresco
ed era una merenda da signori.
E gli altri bimbi attendevano fuori,
come uccelletti, pronti a becchettare
le briciole rimaste sul tagliere,
mentr’io - più grande e ardito - assaporavo
l'ultima goccia al fondo del bicchiere.
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