Alberto Martelli, poesie
Segnali di notte
(4.6.1992)
Nei silenzi che a notte sentono l’estate
imminente, mi torna sempre un'ignota voce,
un rumore segreto, uno sguardo che non si svela
se non per un attimo appena.
Non posso
capire l'impercettibile bisbiglio,
il fremito dell’ala passeggera
che mi sfiora la fronte, non afferro
le fattezze del volto senza nome, il tempo
finge d'essere eterno, ma è un soffio.
Soltanto
ciò che sembra un giardino pieno d'ombre
a un tratto si riaccende come un faro
che mi inondi di luci e di segnali,
ma in questi azzurri istanti,
come un sospiro brevi,
come un sole abbaglianti,
quel qualcosa mi sfugge, che nella quiete mi perseguita
e nell’urlo del giorno mi abbandona.