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Alberto Martelli, poesie
Sulle scale di pietra
(7.05.1995)
Oggi i computers dagli occhi sovraumani
ci immergono in realtà più che virtuali:
par quasi di toccare con le mani
le case, e gli animali
vediam correre liberi nel prato
finché stanchi s’acquattano nel folto
dei boschi. Che peccato
dover lasciare questa buia stanza,
piena di simulatori silenziosi,
e camminare al sole
e sentire il profumo delle prime
viole lungo i sentieri,
mentre fanciulli veri,
giocando con le biglie di colorata creta,
lanciano grida argentine
sulle scale di pietra.
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