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Tu sei viva per sempre

(15.1.1979)

 

Tu sei viva per sempre

negli occhi innocenti degli umili,

nelle labbra di chi sempre tace,

nel respiro di chi quasi mai respira.

Sei viva nelle mani che lavorano,

che battono panni al fiume, spazzano, cuciono,

nelle braccia che tirano secchi su dal pozzo,

portano legna al forno, fanno il pane…

Sempre sei viva nei piedi che camminano,

poveri piedi malati che vanno

tutte le strade, le città, le campagne,

inquieti dall'alba fino a sera.

Nelle lacrime sei viva delle madri

che soffrono silenzi inascoltati

e tacciono un dolore non veduto.

E ancora vivi nella gioia che è sul viso

della bimba che batte la palla contro le case

del paese, la sera, mentre annega

il giorno e già la luna si rinnova.

Nel pianto dell'afflitto, nell'ansia del recluso,

nel lamento del cieco, nel grido del ferito,

nel sospiro del ricco, nella rabbia del povero,

tu sei viva per sempre, Madre mia.

 

 

 

 

 

 

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