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Alberto Martelli, poesie
Un quadro
(25.11.1990)
Quel quadro un po' sghimbescio alla parete
Dell’osteria di Mede non pareva
in assoluto né brutto né bello,
ma lo sguardo correva inevitabile
al suo brullo pioppeto che sembrava
dipinto di tralice. Non ho osato
toccarlo per paura che cadesse
l’attaccaglia o che il bosco si inclinasse
ancora più di prima. Ed è rimasto
così un tantino storto, e la sua voglia
- molto irreale - d'apparir diverso
da tutti gli altri forse non fu vana,
s'oggi mi sembra che di lui soltanto
la visione permanga e il desiderio.
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