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Variazioni sopra una favola levantina

(2.10.1994)

Racconto d’oriente velato

da piogge di sabbia, smorzate

su esili corde di liuto

le controvoci di sirene.

 

Un podalirio nero e giallo

ricama nel volo la valle,

s’affaccia nell’arco di un ponte

una danzatrice del ventre.

 

Sulle acque dell’Amu Darja

balla cantando: Se l’aria

respirerai di Samarcanda

cerca un muro di fiori e ghirlande.

 

Sul muro rosa che è finto

c’è forse un balcone dipinto,

dì la formula di Salomone

e bussa tre volte al portone.

 

Ti apre fra nubi d’incenso

la fata Morgana, quel denso

profumo colora d’argento

il mondo e sparisce l’incanto.

 

 

 

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