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Alberto Martelli, poesie
Verso l’oscura muraglia
(4.11.2001)
Fuori dal bar c'è nebbia questa sera,
ogni passante è solo un’ombra scura,
i fanali sfumano nell’onda
dei navigli, il buio è ormai profondo.
Mi affido a questa bruma umida, stringo
il bavero sul collo e piano piano
vado lungo l’alzaia e vi rimango
quasi incollato al parapetto. È vano
voler scorgere l’acque, appena appena
si intende il respirar della corrente,
neanche il chiaro della luna piena
può illuminare il passo titubante.
Così cauto m'avanzo in compagnia
d'un soffocato gracidio di rane,
e il terrapieno della ferrovia
è un'oscura muraglia senza fine.
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